小可书屋 | edit metadata

Convert book format:

Convert from: Convert to:

Book Title

Author

Description

Copyright e brevetti costituiscono un male inutile perch&eacute; non generano maggiore innovazione ma solo ostacoli alla diffusione di nuove idee.

Negli anni a venire la crescita economica dipender&agrave;, sempre pi&ugrave;, dalla nostra capacit&agrave; di ridurre &ndash; e finalmente eliminare &ndash; il monopolio intellettuale, liberando la creativit&agrave; diffusa che esso oggi opprime. Come nella battaglia per il libero commercio, il primo passo deve consistere nella distruzione delle fondamenta teoriche della posizione mercantilista la quale sostiene che, senza il monopolio intellettuale, l&#39;innovazione sarebbe impossibile. &Egrave; vero il contrario.

&laquo;Quando un innovatore ha l&#39;idea di un nuovo prodotto, ne produce delle copie da mettere in vendita: quelle copie dell&#39;idea sono di sua propriet&agrave; esattamente come i suoi calzini e decide lui quante venderne e a che prezzo. La vendita riguarda sempre e solamente le copie: le copie di un&#39;idea si possono vendere, non l&#39;idea stessa. In assenza di monopolio intellettuale, una volta che io abbia venduto volontariamente una copia della mia idea ad altri &ndash; per esempio una copia di questo libro &ndash; costoro diventano i proprietari di quella copia mentre io serbo la mia idea insieme a tutte le altre copie che ho stampato ma non ancora venduto. Effettuata questa vendita, gli acquirenti possono fare ci&ograve; che pare loro pi&ugrave; appropriato con le copie della mia idea, nello stesso modo in cui possono fare ci&ograve; che pare loro con il tritaghiaccio che avevano comprato ieri da qualcun altro. Senza propriet&agrave; intellettuale, in particolare, gli acquirenti di questo libro potrebbero dedicare del tempo e delle risorse per farne delle nuove copie al fine di rivenderle: se ne cambiassero il titolo oppure il nome degli autori o se si lanciassero in qualche inganno fraudolento, si tratterebbe di plagio, non di violazione della propriet&agrave; intellettuale; ma se cambiassero la copertina, la qualit&agrave; della carta, la fonte dei caratteri, la catena distributiva, o perfino se modificassero il testo, inserendo un chiaro riferimento agli autori originali &ndash; non verrebbe violato alcun diritto di propriet&agrave;.&raquo;

&Egrave; la tesi controcorrente e provocatoria di Michele Boldrin e David K. Levine.

&nbsp;

Identifiers

Remove

Add Identifier